Sul «Domenicale» dell'11 settembre 2004 John Rosenthal stigmatizzò efficacemente il nichilismo ingegneristico di Daniel Libeskind.
Oggi, Paolo Masciocchi parla di Nikos Salingaros, matematico statunitense, e della sua raccolta di saggi "Antiarchitettura e demolizione" (Libreria Editrice Fiorentina), in cui si misura con lo spinoso dibattito relativo ai presupposti teorici dell'urbanistica e dell'architettura, con una premessa metodologica troncante.
Al fine di decretare la qualità di una costruzione o di un progetto, non è possibile rifarsi all'eco delle mode passeggere, ma occorre tornare a compiere una ricognizione dei suoi presupposti scientifici e culturali.
La liberazione dal decostruttivismo come rinascita creativa: l'autore, di origine greca attualmente docente all'Università del Texas, espone la critica radicale di uno scienziato alla distruttività delle ultime... Continua »