Città Nuova

28/08/2017

Oreste Paliotti

Primavera di fame per gli Hunza, uno dei popoli più sani della terra

GLI HUNZA, che abitano in Pakistan, in alta montagna, sulla catena del Karakorum, sono stati classificati, intorno al 1925, come uno dei popoli più sani della terra e da allora la loro alimentazione è stata studiata a più riprese.
«Una delle caratteristiche delle loro tradizioni alimentari – scrive Giannozzo Pucci ne «La Dieta di Quaresima» – era la primavera delle guance scavate. Non solo per motivi religiosi, ma soprattutto perché in primavera finivano le provviste, per cui si alimentavano soprattutto con insalate, erbe e un po’ di legumi. L’acqua purissima di alta montagna spesso faceva le veci dei pasti in un tempo che finiva per coincidere con quello dei più faticosi lavori nei campi».

Quello degli Hunza, però, è solo uno dei numerosi esempi di popoli usi al digiuno che hanno mostrato l’assenza tra loro di quasi tutte le malattie che riempiono i nostri trattati di patologia. Nell’interessante volume di Pucci si descrivono anche alcune delle regole di astinenza praticate da frati e monaci: dai Certosini, che seguono la stretta prescrizione del cibo «magro» e presentano il maggior numero di monaci longevi rispetto agli altri ordini, fino ai Camaldolesi, anch’essi dediti a forme di astinenza e digiuno e caratterizzati da tanti casi di longevità.

 

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Il libro