€ 20,00
compra"Questo libro descrive il disastro della Valpolicella soprattutto come una malattia dell’anima, del corpo, della bellezza e delle nostre radici, una malattia che ci spinge tutti insieme grandi e piccoli, vecchi e giovani, esperti e intuitivi, a cercare non solo le colpe ma le cure necessarie".
Giannozzo Pucci
Terra delle mie brame è il libro che denuncia le ultime espressioni architettoniche delle nuove ‘cantine’ del vino in Valpolicella e gli stravolgimenti del paesaggio dovuti tanto alla speculazione edilizia, quanto alla trasformazione della Valpolicella in industria del vino a cielo aperto. Seguendo le suggestioni del filosofo Michel Foucault e le sue analisi del potere, Terra delle mie brame vuole rappresentare una sorta di un “laboratorio sperimentale” di una nuova forma di resistenza contro gli scempi del paesaggio per far sì che a prevalere non sia l’abitudine e la rassegnazione dell'essere umano al degrado bensì l’acquisizione di uno sguardo dissidente e di rifiuto permanente della violenza dell’uomo sulla terra che gli dà sostentamento, vita e bellezza.
Il libro descrive e documenta in maniera precisa e puntuale il "caso Valpolicella” ma come scrive Tomaso Montanari*, nella sua prefazione: Libri così potrebbero e dovrebbero essere scritti per il Chianti o per Firenze, per Venezia o per la costa del Salento. Cosa abbiamo fatto, in una o due generazioni, al giardino del mondo?
Ancora Montanari nella prefazione del libro scrive: "Questo è un libro raro. Perché è un pamphlet contro la distruzione per lucro di un luogo meraviglioso. Ma è anche un coltissimo atto di fede nella possibilità di abitare ancora la democrazia da cittadini, e non da sudditi. Perché è un libro contro: ma è anche un libro pieno di amore per la vita. E per la persona umana, nonostante tutto". (dalla prefazione di Tomaso Montanari*)
*Tomaso Montanari, è storico dell'arte, saggista, Rettore dell'Università per stranieri dell'Università di Siena.
Gabriele Fedrigo vive a Negrar di Valpolicella (Verona). È autore di saggi su Paul Valéry, Michel Foucault e Roland Barthes. Sullo stravolgimento paesaggistico della Valpolicella ha scritto per QuiEdit (Verona) Negrarizzazione. Speculazione edilizia, agonia delle colline e fuga della bellezza (2010) e Riflessione di un perdigiorno. Il presepe di Negrar 2018 (2019). Del 2023 è Nel tempo che ci resta (QuiEdit).
Per lasciare un commento sul libro è necessario essere autenticati. Effettua il login oppure registrati