€ 12,00
compraNel libro sono riassunte le credenze, le usanze, i riti, le ricorrenze con cui si ricordano gli scomparsi.
Sono forme intime, che accomunano, ma che pongono l’individuo su quella riva incerta dove la mente approda quando non è soccorsa da alcuna fede e pensa se stessa oltre la dimensione materiale e temporale della vita dove s’infrangono le ipotesi e le certezze e la sonda del pensiero si perde nelle contraddizioni, nelle smentite, nelle sensazioni e le visioni.
E' un bilancio di come l' uomo contemporaneo vive la paura della fine, a volte acceccato dal sogno scientifico dell'immortabilità.
Ripercorrendo i capitoli del libro si avverte che si sta parlando del momento decisivo dell' esistenza che l’uomo ha affrontato in forme d’ogni genere. Uno spazio ampio che abbraccia l’indifferenza, lo scetticismo e la fede...
Il libro è scritto con l'abilità narrativa Carlo Lapucci e anche con la sua ironia che rende sempre piacevoli i suoi scritti, Lapucci riesce a farsi riflettere, con delicatezza e "leggerezza" anche di un argomento in apparenza spinoso come l'aldilà.
Carlo Lapucci, nato a Vicchio di Mugello, vive a Firenze dove ha insegnato.
E' uno studioso, scrittore italiano, esperto di tradizioni popolari, ha scritto e pubblicato diversi libri sull'argomento anche per la Lef.(L'Economia dei contadini, La vita a lieto fine, La fine del mondo nella tradizione popolare).
Si è occupato di letteratura studiando il problema della traduzione.
Ha diretto la rivista “Le lingue del Mondo” e ha collaborato con numerose case editrici tra cui Garzanti e Mondadori. Ha partecipato come esperto alla trasmissione di Radiodue “La luna nel pozzo”. Collabora con giornali e riviste.
Per lasciare un commento sul libro è necessario essere autenticati. Effettua il login oppure registrati