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compraPaolo, autore del libro, figlio di contadini del Mugello, voleva studiare ma la sua famiglia era priva di mezzi...si ritrova, così, alla scuola di Don Lorenzo Milani. E’ suo padre a portarlo a Barbiana che ha sentito parlare di Don Milani: "è un prete che fa scuola gratis, è lassù perché era troppo dalle parte dei poveri".
Paolo sale a Barbiana ogni giorno in bicicletta, impara le lingue francese, spagnolo, inglese e da lì comincia a spiccare il volo verso una lunga carriera come la sua biografia ci racconta.
Nel libro emerge una nuova lettura di Don Lorenzo, emarginato dal vescovo Florit assieme al prete operaio Don Borghi, entrambi saranno salvati dalla sospensione a divinis da un intervento del Papa. Emerge un Don Milani che teme di morire senza un riconoscimento della Chiesa al suo operato. Il Vescovo Florit, che esilia Don Milani a Barbiana, gli impone la censura poi Florit si ritrova lui stesso"vittima", il Papa ha chiesto le sue dimissioni.
Nel libro emergono i motivi più veri e profondi dell'esilio, il suo essere con i poveri, con i lontani...
La testimonianza di Don Milani si racchiude in un binomio: è la parola che fa eguali, che fa sovrani, che apre al divino, ma è la coerenza l'impegno, la testimonianza che rendono credibili.
Questo grande messaggio sarà riconosciuto dalla Chiesa, 25 anni dopo la morte.
Nel libro emerge un Don Milani che prende coscienza d’avere pochi anni di vita e coglie ogni “pretesto” per trasmettere ai posteri il proprio pensiero. Nasce cosi: I CARE chiamato dopo: l’obbedienza non è più una virtù, la lettera ai giudici, la lettera a una professoressa.
Il libro si sofferma sul Don Milani prete, il Don Milani maestro, l'influenza che il Priore di Barbiana ha avuto nel mondo del lavoro, i riconoscimenti avvenuti nell'ultimo anno da parte della Chiesa con Papa Francesco (Un prete duro come un diamante che continua a trasmettere luce sul cammino della Chiesa) e dal Ministero dell’Istruzione (Don Milani un grande educatore).
Coloro che si soffermano soltanto sul Don Milani culturale - dice Paolo non hanno capito nulla di Don Milani - colgono soltanto metà del suo insegnamento. Colgono la parte più facile quella culturale, e sorvolano o tacciono su quella più difficile la testimonianza e il rischiare di persona.
Per spiegare, che Don Milani è il Prete/ Maestro che dice: "è la parola che fa eguali ma è la coerenza che rende credibili, che è ingiustizia fare misure uguali fra diseguali, che aspettare che il sistema cambi è solo un alibi per tacitare la propria coscienza, che solo rimboccandosi le maniche si può cambiare la scuola, il lavoro, la società, che la leva delle leve è influire sugli altri con la parola e con l’esempio".
Molti autori hanno scritto su Don Milani non conoscendolo, o conoscendolo per sentito dire o per cose lette, Paolo ha scritto cose vissute, riflessioni maturate dai suoi insegnamenti e verificate nei 50 anni di impegno nel sociale.
La repubblica di Barbiana è un libro per conoscere da vicino quell’esperienza e continuare a riflettere su grandi temi della responsabilità, la libertà, il nostro essere cittadini di questo mondo.
(seconda ed. riveduta e ampliata 2020)
Paolo Landi è nato a Vicchio di Mugello(FI) nel ‘48. Figlio di contadini, dopo la scuola elementare e di avviamento al lavoro arriva a Barbiana e segue la scuola di Don Milani. Parte per Inghilterra e Francia.Nel corso degli anni ricopre cariche di rilievo nel sindacato CISL, fonda l’associazione di consumatori ADICONSUM e poi la Fondazione per il consumo sostenibile, ha collaborato al Comitato etico Coop Nordest. Membro della fondazione Don Lorenzo Milani partecipa a conferenze e incontri organizzati dalle scuole nella ricorrenza del cinquantenario della morte di Don Milani.
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