La ragazza della cupola

La ragazza della cupola

Di: Riccardo Bigi

€ 16,00

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Scheda dettagliata


Dopo “L'altra metà della medaglia” (Lef, 2018) ecco libro scritto da Riccardo Bigi per la nostra casa editrice, “La ragazza della cupola”.

Un romanzo avvincente che tiene il lettore incollato al testo per conoscere la storia dei protagonisti del libro, lontani nel tempo ma che hanno molto in comune. Il passato e il presente si intrecciano abilmente.

Bigi ha la grande capacità di descrivere, con rara delicatezza, anche i passaggi più toccanti della vita dei protagonisti. I personaggi diventano umani e parte di noi.

Jacopo è un giovane di 14 anni costretto a lasciare la sua casa nel Casentino, in provincia di Arezzo, per andare a lavorare nella lontana e misteriosa Firenze. Spera di lavorare nel cantiere più importante: quello della cupola della cattedrale. Qui crescerà, forgerà il suo carattere, grazie a incontri più o meno fortunati. Nessuno ha ancora capito come sia possibile costruirla e quello spazio vuoto, sopra il monumento più importante, è una vergogna inaccettabile per una città che sta diventando la più ricca e bella del mondo.

Adesso, si dice, c’è un architetto che sa come fare. Un genio o un folle?

Giacomo invece è un giovane uomo dei giorni nostri che vende souvenir ai turisti, nel suo negozio a due passi dal duomo. Una vita apparentemente senza pensieri, alla ricerca di amori facili e leggeri. Poi incontra la ragazza della cupola e le cose cambiano e anche Giacomo è costretto a riflettere e crescere, ma non pensiate a una semplice storia d'amore da romanzo rosa...

Il loro incontro è molto di più...

Due storie distanti sei secoli: ad unirle c’è lei, il prodigio del Brunelleschi che da seicento anni stupisce il mondo intero.

Anche noi, che abbiamo la fortuna di poter ammirare la Cupola di Santa Maria del Fiore tutti i giorni, rimaniamo ammaliati dalla sua potente e commovente bellezza.

«Brunelleschi era un pazzo, ha provato a fare una cosa senza sapere se stava in piedi».

Paola mi ha corretto: «No, non un pazzo: un visionario».

«E cosa cambia?»

«È diverso. Lui vedeva una cupola dove gli altri vedevano solo un immenso vuoto. Vedeva una

cupola che viene su da sola, che non ha bisogno di impalcature e sostegni: solo mattoni a

spina di pesce, che si reggono l’un l’altro”.

Ecco, sai cosa? È una grande idea. Anche nella vita, dovremmo imparare a disporci a spina di

pesce. Appoggiarci a vicenda e costruire qualcosa insieme, no a raggiungere il cielo”.


Riccardo Bigi: giornalista di Toscana Oggi, collaboratore di Avvenire, vive e lavora a Firenze. Ha curato libri e testi

teatrali su Giorgio La Pira, don Milani, Elia Dalla Costa. Con LEF ha pubblicato “L’altra metà della medaglia”.

Da venticinque anni ogni mattina, mentre va al lavoro in bicicletta, vede la cupola di Brunelleschi: una compagna di strada a cui ha voluto rendere omaggio con questo romanzo.

 

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