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compraRiprodurre in prosa i versi di Dante è più incisivo che farne la pur utile parafrasi. Perché “spiega” il testo con un’espressività e una cadenza più simili a quelle della poesia.
Così che la si può apprezzare con più calma nei suoi aspetti formali, che possono essere meglio approfonditi.
I due testi che sono stampati in parallelo spingono anche a valutare in quello ammodernato le soluzioni lessicali, sintattiche e stilistiche: discuterle e integrarle è un modo di studiare la Divina Commedia.Grazie a Dante l’idioma italiano è nato adulto.
Perciò la prosa moderna è singolarmente affine alla lingua del poema “antico”.
Ed è facile fare entrare chiunque capisca l’italiano d’oggi nel mondo poetico e morale di Dante: il più suggestivo e formativo concepito nella storia della cultura occidentale.
Un mondo da proporre specie ai giovani e a chi, forestiero, ha però appreso l’italiano.
Dopo aver annunciato la ristampa di questo volume abbiamo ricevuto diverse osservazioni sui social, riteniamo utile condividere con voi quanto sia importante per noi questo libro che meglio aiuta a comprendere l'opera di Dante come testimoniano le parole del nostro Editore, Giannozzo Pucci.
"A scuola, nei primi anni '60, ho imparato a odiare la Divina Commedia, a classificarla come un libro da eruditi, salvo qualche raro appassionato.
Molti anni dopo, per recuperare un rapporto con la sorgente della nostra lingua e cultura, mi feci fare un paio di lezioni dal prof. Ammannati, collaboratore di don Milani, che mi comunicò un po' della sua passione.
Una delle cause del mio odio era l'impossibilità di leggere i canti di seguito, cogliendo il senso dell'insieme per poi andare ai dettagli per le cose più oscure. A ogni verso toccava finire nelle note e la poesia spariva affogata dalle spiegazioni storiche e razionali.
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