Prefazione Giannozzo Pucci e commento del Dr. Giuseppe De Rita, presidente del CENSIS.
Scritto subito dopo la seconda guerra mondiale e pubblicato per la prima volta dalla Libreria Editrice Fiorentina poco dopo il 1950, è il classico di La Pira sulla politica votata alla piena occupazione, in applicazione delle idee di Keynes e in obbedienza agli imperativi della coscienza alla luce del vangelo. Il non poter distinguere industria e agricoltura, benedire quasi ogni tecnologia e aver fatto coincidere l’occupazione col lavoro salariato, ha favorito il diffondersi della società dei consumi e dei rifiuti che ha modificato, senza abolire, la povertà, la disoccupazione, le carenze alimentari e la dipendenza da capitalismi sempre più intensi con relativa crescente divaricazione fra ricchi e poveri. Alla luce dell’enciclica Laudato sì di papa Francesco il senso dell’attesa della povera gente ha preso nuova luce e spinta attuale.
Le proposte di La Pira restano valide anche oggi, ricordiamo la scelta di David Sassoli, compianto presidente del Parlamento europeo, di donare a Papa Francesco, nell’udienza del 26 giugno 2021, proprio il libro L’attesa della povera gente.