Ci è dato di conoscere quale è stata la cultura contadina oggi che è sommersa e per i più estinta? Senza scrittura se ne è andata senza lasciare tracce visibili. è nel pensiero che accompagnava le opere che occorre cercarla, nella mentalità (osserva Lisi) che si rigenerava individuo per individuo lungo le generazioni. Da quello che personalmente ha osservato e vissuto, prima durante e dopo la fuga dalle campagne, Lisi ricostruisce i tratti emblematici della cultura abbandonata che aprono alla cultura dispersa sotto i nostri occhi. “La materialità carnale del mondo non scompare come un morto che si lascia dietro le linee nemiche e nemmeno come le rovine che affondano poco a poco nelle profondità del suolo, no! Scompare come una riga che svanisce pigiando il tasto «cancella» del computer.” (Ivan Illich, La Perdita dei Sensi, Libreria Editrice Fiorentina, pag. 329) ed è proprio la mancanza assoluta di tracce che richiede molto più di una ricerca archeologica. Si rinnovano frequenti (ne scrive De Rita) i richiami della terra. Da che punto riprendere? L’intera trama ora è affidata alle generazioni della scrittura... anche l’antica mentalità che ha il modo di trasmettersi.
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