Il massimo ispiratore della nostra Costituzione, Giorgio La Pira, in contrasto col fascismo e coi socialcomunisti secondo cui lo Stato è la fonte di ogni diritto, sostiene che i diritti inviolabili della persona e delle aggregazioni di cui fa parte non sono creati dallo Stato, il quale può solo tutelarli perché gli sono anteriori, non solo in ordine di tempo ma anche di importanza. Ne emerge una via italiana alla democrazia: non burocratica, né centralista/decisionista, ma come lavoro di armonizzazione fra varie forme di potere legittimo, cioè fedele ai valori e alle tradizioni della nostra terra.
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