Don Milani è arrivato alla Libreria Editrice Fiorentina rifiutato da altre case editrici, ma un piccolo editore locale, si è dimostrato più congeniale al suo messaggio. Un grande editore è sempre più grande dei libri che pubblica, non si fa convertire dai suoi autori mentre la LEF è stata convertita da don Milani e da oltre cinquant’anni è fedele al suo messaggio anche in altre pubblicazioni.
Dal 1967 , anno della sua pubblicazione, a ora la Lettera è stata interpretata in modo riformista, come una spina nel fianco della scuola di stato per cambiarla e migliorarla ma il messaggio della Lettera non è riformatore bensì rivoluzionario.
Lettera a una professoressa è la profonda, anche se scomoda, obbedienza alla chiesa, la fedeltà alla propria parrocchia, il rifiuto di strumenti potenti e consumistici (televisione, cinema, bar ecc.) e l’esclusiva dedizione di don Milani alla gente del suo popolo, hanno fatto di Barbiana il luogo dell’incarnazione e della sovranità suprema raggiungibile dall’uomo.Il libro scritto dai ragazzi della scuola di Barbiana e da Don Lorenzo Milani è diventato un manifesto sulla scuola, ancora oggi attuale e continuamente citato.
Nel Corriere della sera hanno parlato di uno dei nostri più grandi libri: "Lettera a una professoressa".Scarica il pdf per leggere la rassegna stampa! Gli alunni di Barbiana, formidabile laboratorio di una scuola nuova, si raccontano a mezzo secolo di distanza dalla «Lettera a una professoressa». Oggi hanno settant’anni e sono l’anima della Fondazione che hanno dedicato al loro...Scarica il PDF